Ciao Mondo 3!

Recensione Overlord - Il Fantasy Ritrovato

Indice articoli



Il fantasy ritrovato







 

ImageImage

L’ambientazione di Overlord non è del tutto nuova, ma paragonata ai giochi più recenti, ci fa riassaporare un fantasy che, con il passare degli anni, è andato letteralmente perduto. Forse la chiave del successo e il lato che maggiormente ci resterà impresso di questo titolo è appunto l’ambientazione.

Potremmo forse definirlo un fantasy dei giorni nostri, saremo catapultati in un ambiente fiabesco, ricco di vita, in compagnia di animaletti simpatici e tutti gli amici del fantabosco.

Questo non è del tutto vero: apparentemente l’ambiente potrebbe sembrarci tranquillo, il nostro mondo è diviso tra bene e male e, se da una parte ci sono degli innocui ometti in stile Hobbit , scopriremo più in là un mondo tenebroso, oscuro, malvagio e pieno di pericoli. Rimandando a dopo le spiegazioni più dettagliate, ci apprestiamo a goderci i primi momenti del gioco, magari a volte noiosi e ripetitivi, ma che ci serviranno per prendere confidenza con i nostri poteri e imparare a comandare i servienti nel modo più giusto.

Se valutiamo che il mondo fatato in cui siamo stati catapultati sia troppo pericoloso per i nostri gusti, possiamo anche prendere una via più semplice, vale a dire quella di lasciare il compito più difficile ai nostri servienti, attuando una vera e propria dittatura: teniamo bene a mente che siamo noi a comandare ed i nostri i nostri sottoposti ubbidiranno. Durante il nostro viaggio infatti, saremo in compagnia di veri e propri scagnozzi pronti a tutto pur di difenderci. Fin dall’inizio della nostra avventura, impareremo ad evocarli, comandarli e fargli fare tutto ciò che vogliamo: un solo ordine ed essi attaccheranno i nostri nemici o potranno devastare tutto ciò che incontrano sul loro cammino. Non solo saranno ubbidienti, ma potranno anche acquisire nuove armi diventando così ancora più forti e spietati di quanto potessimo immaginare. Nonostante l’aiuto di questa simpatica banda, il nostro ruolo nel gioco non è del tutto passivo come si potrebbe immaginare: procedendo nell’avventura i pericoli saranno sempre maggiori e le creature che ci troveremo contro, sempre più potenti, quindi non basterà più un click destro di mouse per scatenare le piccole bestiole, ma al contrario dovremmo addentrarci più nell’azione e partecipare più direttamente.


 ImageImage

Lo schema del gioco è piuttosto semplice: dobbiamo immaginare innanzi tutto che il gioco è diviso in due luoghi principali.

  • La Torre, dove abbiamo il controllo delle nostre missioni e dove possiamo spostarci da un luogo all’altro.

  • Il mondo, che detto così può suonare effettivamente strano, ma va inteso come “tutto il resto” e per entrare nel vivo dell’azione dovremmo abbandonare la torre.

 ImageImage


Premesso questo, vediamo il concetto di gioco, ovvero l’obiettivo.

Durante le nostre missioni avremo degli obiettivi, questi variano dal recuperare oggetti al trovare un determinato luogo e via discorrendo. Nel caso in cui la missione che stiamo per svolgere consista nel recuperare un determinato oggetto, una volta che riusciremo a completare l’obbiettivo, i nostri servienti riporteranno (tramite apposito teletrasporto) questo gadget alla torre e sarà possibile ricostruirla.

 

Pubblicità


Corsair

Articoli Correlati - Sponsored Ads