Partiamo subito con il dire che il nome dato a questa tastiera (Shadow) non poteva non essere più che azzeccato. Questo perché la tastiera adotta una colorazione Black-Silver (nel modello scelto e in analisi oggi) che in base all’angolazione e alla luce ‘’cambia’’ colore e diventa una vera e propria sorta di ombra. Il design adottato dalla EPOMAKER Shadow-X è inoltre altamente elegante e classico e ciò farà felice tutti gli utenti che cercano un prodotto ‘’pulito’’ ma funzionale e non da meno privo di qualità.
La Shadow-X adotta un fattore di forma del 70% che la porta ad allungarsi orizzontalmente. Poco più compatta di una tastiera TKL la Shadow-X mantiene la presenza dei tasti delle freccette direzionali e i tasti posti al di sopra di questi seppur nella Shadow-X non sono tutti presenti in unica pressione (alcuni andranno sfruttati e utilizzati tramite le consuete scorciatoie di tasti) in quanto EPOMAKER ha ‘’tolto’’ dello spazio per integrare un piccolo display LCD da 1,06 pollici ed una manopola che vedremo a breve.
La EPOMAKER Shadow-X come un po' tutto il catalogo di tastiere meccaniche EPOMAKER adotta esclusivamente un layout universale ANSI-US che è facilmente riconoscibile dalla presenza del tasto INVIO lungo. Per quanto riguarda i dati tecnici parliamo invece di una tastiera che misura 370.4 x 129.8 47.8 mm ed ha un peso prossimo al chilo (circa 800 gr). Ricordandoci inoltre che la Shadow-X è un modello gasket mount quindi internamente troviamo sempre vari strati di materiale PORON e isolante per ottimizzare suono e digitazione nonché solidità complessiva.
Inoltre una delle diversità che rende il modello Black-Silver più ‘’ricercato’’ o comunque diverso dalle altre colorazioni della Shadow-X che sono White/Blue, White/Green e White/Purple è l’adozione di CAPS in PBT Double Shot con un profilo SA rispetto il classico profilo CHERRY (del 90% delle meccaniche commerciali in commercio). Un aspetto che diversifica di molto la forma, il sound e il feeling di digitazione fra i due profili e le diverse tastiere in commercio.
Proseguendo da vicino l’analisi della Shadow-X non possiamo non notare, come menzionavamo in precedenza, la presenza di una manopola in metallo posta nell’estremo angolo in alto a destra. Questa a differenza di ciò che si può pensare o trovare su altre tastiere meccaniche non servirà a regolare il volume o altre funzioni a volte riprogrammabili da software ma bensì ci permettere di switchare e accedere alle altre modalità di collegamento. Osserviamo infatti la presenza di 5 posizioni che sono OFF, G, B1, B2 e B3. Su OFF la tastiera potrà essere sfruttata in maniera cablata quindi con il cavo USB. Spostando la manopola su G attiveremo la modalità Wireless 2.4 GHz mentre su uno dei profili B potremo associare un dispositivo Bluetooth.
Di contorno alla manopola troviamo i tasti INS, HOME, DEL, END e PgDN che offrono oltre la loro funzione standard anche quella di combinazione per accedere a funzioni come lo switch delle modalità di visualizzazione del display posto poco sotto, effettuare uno screenshot e così via.
Tutto naturalmente è presente in maniera completa nel manuale cartaceo del bundle e digitale sul sito del brand. Qui troveremo al solito anche le altre scorciatoie possibili con i restanti tasti presenti sulla tastiera.
Fra i tasti superiori e i tasti relativi le freccette direzionali trova posto un piccolo display LCD da 1,06 pollici che potrà essere impostato a scelta da noi per mostrare info come data, stato batteria, eventuale profilo Wireless o Bluetooth attivo oppure un’immagine statica o GIF. Le ultime due opzioni saranno accessibili esclusivamente tramite il software di gestione EPOMAKER Driver.
Capovolgendo la tastiera notiamo le otto viti che sigillano lo chassis in robusta plastica della Shadow-X. Non manca un adesivo riepilogativo con certificazioni e altre info al centro. Lungo il perimetro sono presente un totale di quattro piedini in gomma stretti e lunghi che hanno il compito di stabilizzare la tastiera su superfici scivolose. Inoltre non mancano il set di due piedini in plastica che potremo sfruttare con due posizioni differenti per agevolare la digitazione sulla tastiera.
Dettaglio dei piedini
Dettaglio dell’altezza
Passiamo ora nel lato superiore della EPOMAKER Shadow-X. Centralmente possiamo osservare la presenza del connettore USB-C e poco sotto il vano che ospita il ricevitore USB Wireless nel caso scegliessimo di utilizzare la tastiera in maniera Wireless.
Dettaglio del ricevitore USB, questa volta brandizzato EPOMAKER.
Ci spostiamo ora a scoprire quali switch meccanici sono presenti sulla Shadow-X. Visto che con la EPOMAKER Brick 87 ci siamo trovati da dio abbiamo chiesto nuovamente a EPOMAKER di farci analizzare la EPOMAKER Shadow-X con gli switch EPOMAKER Flamingo.
Questi sono switch meccanici lubrificati di fabbrica e di tipo lineare con specifiche tecniche molto simili ai CHERRY MX Speed. Dunque switch meccanici adatti principalmente al gaming ma che possono andare benissimo anche per una digitazione rapida e precisa che in questo caso è accentuata in maniera del tutto positiva grazie ai CAPS con profilo SA. CAPS che ricordiamo non essere Shine through quindi l’illuminazione RGB sarà presente al minimo sindacale a meno di non sostituire del tutto e tutti i CAPS.
La EPOMAKER Shadow-X è disponibile anche con switch Gateron Pro Yellow, EPOMAKER Budgerigar, EPOMAKER Bluebird e per finire EPOMAKER Listeria. Inoltre essendo una delle tante tastiere meccaniche hot swap potremo utilizzare anche altri tipi di switch a patto che siano compatibili 3 o 5 pin.
Per il collegamento della tastiera in maniera cablata possiamo far affidamento ad un ormai standard cavo USB rivestito in treccia di tessuto
E i connettori USB in questo caso sono placcati oro.
Infine non dimentichiamoci che nel bundle è incluso un piccolo set di CAPS sostitutivi (tasto barra spaziatrice, tasto ESC, tasto Invio, tasto CANC e tasti frecce direzionali) di colore giallo per poter dare un look differente alla tastiera.
Come consuetudine prima di proseguire con la recensione vi lascio ad alcuni scatti della retroilluminazione RGB
E alcuni scatti delle differenti opzioni possibili con il piccolo display integrato.