MILANO, 28 febbraio 2013 - FUJIFILM OPEN DAY - In occasione del lancio dei nuovi prodotti della Serie X, Fujifilm, nota azienda giapponese leader nel campo della fotografia, ha voluto dare un’anteprima di quanto sarà disponibile a breve sul mercato e Xtreme Hardware ha colto l’occasione per partecipare all’evento. Nel 2011, Fujifilm ha inaugurato quella che ora è conosciuta come la Serie X, una linea di macchine fotografiche digitali rivolte sia ai professionisti sia agli amanti della fotografia. I primi modelli lanciati sul mercato sono stati la X100 e la X10 seguiti dalla top gamma X-PRO1.
La Serie X incorpora diverse caratteristiche interessanti. Quella che colpisce a prima vista è nel design che richiama le scocche delle vecchie macchine fotografiche a rullino. Osservando una Serie X viene infatti naturale chiedersi se sia una digitale o se sia necessario inserire una classica pellicola. Come spesso accade, l’apparenza inganna ed è sufficiente voltare l’apparecchio per individuare immediatamente il tipico display LCD delle macchine digitali. Gli appassionati non potranno far altro che apprezzare questa riuscita armonia tra il gusto vintage e la praticità contemporanea. La serie X, dal suo modello entry level a quello top gamma, monta sensori da 12 o 16 Megapixel fornendo risoluzioni d’immagine elevate.
Sono quattro le novità di questa serie che Fujifilm ci ha presentato: la XF1, la X20, la X100S e la X-E1.
La Fujifilm XF1 è il modello entry level di questa serie. Si tratta di una classica compatta, “classica” in più di un senso del termine. Il design richiama, infatti, gli anni ’60 sia nelle forme che nei colori. Le impostazioni sono quasi completamente affidate al software rendendo quindi il modello appartenente alla categoria delle compatte automatiche. E’ dotata di uno zoom ottico da 4x e di uno digitale da 2x, flash integrato e sensore da 12 Megapixel.
La Fujifilm X20 è l’evoluzione naturale della X10. Anch’essa con un design classico che ricorda le vecchie reflex, è una macchina fotografica mirrorless che farà più gola a coloro che amano poter avere maggiore controllo manuale sui loro scatti. Il modello è disponibile in due colori, completamente nera o nera e alluminio. La X20 è dotata di un sensore che permette lo spegnimento automatico del display LCD nel momento in cui si decide di usare il mirino ottico. Sul mirino ottico sono inoltre mostrate alcune informazioni di base sulle impostazioni riguardanti lo scatto che si sta per eseguire come per esempio la velocità dell’otturatore e l’apertura del diaframma. Queste informazioni sono mostrate in due colori per aiutare a ottenere risultati ideali relativi a come il sensore rileva le condizioni di luminosità e di centramento del soggetto che si vuole fotografare: rosso se servono correzioni e verde se le impostazioni volute sono corrette.
La Fujifilm X20 è dotata di un obiettivo fisso che può essere corredato di un paraluce. Come la XF1, possiede uno zoom ottico da 4x e uno digitale da 2x. Il sensore è da 12 Megapixel. La X20 ha un piccolo flash integrato ma possiede anche un alloggiamento per un flash esterno.
La Fujifilm X100S è il modello figlio della precedente FinePix X100. Con ottica fissa, integra un sensore da 16 Megapixel con tecnologia proprietaria APS. Anche in questo modello, la decisione di usare il mirino ottico, attiva un sensore che spegne il display LCD ma attiva un mini display LCD interno. Questo consente risparmio della batteria, di avere tutte le informazioni disponibili sul display anche con la fotocamera vicina al viso e di poter visualizzare in modo ottimale il display in qualunque condizione di luminosità ambientale. Qualora si volesse usare esclusivamente il mirino ottico, è sufficiente utilizzare un apposito switch che ne provoca lo spegnimento e abbassamento. Difficilmente il display interno resterà comunque inutilizzato in quanto, trattandosi di una fotocamera mirrorless, il mirino ottico non fornisce la visuale recepita dall’obiettivo che anzi ingombra l’angolo inferiore destro del mirino ottico non fornendo quindi con esso la visuale completa dell’inquadratura.
In questo modello, come vedremo nella X-E1 e come già presente nella X-PRO1, la messa a fuoco è aiutata da un effetto a prisma visualizzato sul display LCD che mima la messa a fuoco prismatica degli obiettivi delle macchine reflex. E’ presente una livella per aiutare a regolare lo scatto con la linea dell’orizzonte.
La X100s è dotata di un piccolo flash integrato e alloggiamento per un flash esterno che può essere utilizzato anche per agganciare un microfono.
La Fujifilm X-E1 si rivolge all’utenza ancora più esigente e che vuole avere molte delle caratteristiche di un prodotto professionale in poco spazio. La X-E1 ha la possibilità di utilizzare più ottiche della gamma Fujinon e, come nelle moderne reflex, lascia al fotografo laa scelta di affidarsi agli automatismi del software o a regolazioni manuali.
In questo modello, come abbiamo visto nella X100S e come già presente nella X-PRO1, la messa a fuoco è aiutata da un effetto a prisma visualizzato sul display LCD che mima la messa a fuoco prismatica degli obiettivi delle macchine reflex. E’ presente una livella per aiutare a regolare lo scatto con la linea dell’orizzonte.
Anche la X-E1 è dotata di un flash integrato e di staffa per l’aggiunta di un flash esterno o l’aggancio di un microfono. Il sensore è da 16 Megapixel con tecnologia proprietaria APS.
Grazie alle ottiche intercambiabili, la Fujifilm X-E1, insieme alla X-PRO1, è in grado di rispondere alle esigenze di coloro che amano avere un controllo completo sui loro scatti e una versatilità paragonabile a quella delle macchine reflex.
Tutti i modelli possiedono alloggiamenti per schede di memoria SD, SDHC e SDXC, la possibilità di registrare filmati, impostazioni di fuoco automatiche, opzioni per scatti multipli, regolazione dei tempi di esposizione e sensibilità alla luce, autoscatto, preset automatici con rilevazione intelligente dei soggetti da fotografare, modalità macro e modalità di scatto panoramica anche fino a 360°. Eccetto la XF1, i modelli sono dotati anche di PeekView, un sistema che permette di modificare il soggetto da mettere a fuoco, solitamente regolato al centro di default, così da permettere scatti con effetti di profondità. Vi è anche la possibilità di doppia esposizione dello scatto con un effetto a sovraimpressione visualizzato sul display LCD. La Serie X si propone quindi di integrare nel mercato delle macchine fotografiche digitali mirrorless funzioni che spesso si trovano solo in macchine reflex, ottimizzando gli ingombri ma al fine di ottenere i medesimi risultati professionali. Si tratta di una gamma per appassionati della tecnologia ma anche nostalgici del “metodo classico” che cercano soluzioni all-inclusive a prezzi competitivi e che non richiedano eccessive spese in pesanti accessori.
I costi partono dai 400 Euro per il modello base XF1 ai 1.400 Euro per il solo corpo macchina della top gamma X-PRO1. Non si tratta di macchine adatte a chi necessita di fotografare dettagli a grandi distanze data la ristretta gamma di ottiche disponibili, si tratta tuttavia di una scelta consapevole da parte di Fujifilm che ha puntato a ottenere la migliore qualità dai propri sensori in nitidezza, gamma di colori e realismo per soggetti vicini e panorami.
Quei fotografi, amatoriali e professionisti, che non vogliono rinunciare al completo controllo sui loro scatti, troveranno certamente soddisfazioni nella Serie X che integra anche maneggevolezza e intuitività di utilizzo. Si pone l’accento di nuovo, infine, sul punto riguardante il design che rende queste macchine fotografiche oggetti dotati dell’intrinseco fascino della storia fotografica. Chi rimpiange le vecchie Leica, non potrà fare a meno di apprezzare questi modelli.