OnePlus è una giovane azienda che in questi ultimi mesi ha fatto parlare moltissimo di sè, pochi giorni fa è stato presentato One, top di gamma a prezzo decisamente contenuto, ma oggi trapelano alcune indiscrezioni che potrebbero spiegare molti aspetti nel comportamento dei vertici dell'azienda e molte incongruenze nel marketing del produttore.

OnePlus, essendo un produttore appena nato, non possiede fabbriche dove produrre il proprio smartphone e si affida di conseguenza a terzi: stiamo parlando di Oppo. Come se non bastasse, Oppo non è soltanto il produttore materiale di OnePlus One ma, secondo un documento della Shenzhen Municipal Market Supervisory Authority (SIPO), è anche l'unico azionista istituzionale di OnePlus.
Se a tutto questo aggiungiamo il fatto che OnePlus non commercializzerà il proprio device in Cina (dove Oppo è molto forte) mentre negli altri paesi lo smartphone, nonostante le enormi richieste, arriverà solo in quantità piuttosto limitate, possiamo tranquillamente concludere che tra Oppo e OnePlus vige come minimo un contratto di non belligeranza in modo da evitare la reciproca concorrenza.
Gli ultimi due dati che fanno riflettere sono i seguenti: il design di OnePlus One è estremamente simile all'Oppo Find 5 e l'ex vice presidente di Oppo, Pete Lau, è attuale CEO di OnePlus.

Insomma, spesso si dice che due indizi fanno una prova, in questo caso di indizi ne abbiamo davvero tanto ed il dubbio è più che fondato.