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Introduzione
AMD, marchio noto nel campo dei processori X86, entra prepotentemente nel mercato delle cPU nel 1991, scardinando il monopolio di Intel con il chip AM386. Con l’Athlon 64 immesso sul mercato nel 2003, AMD diventa “la prima azienda a realizzare un processore di classe X86 desktop a 64 bit”. Dopo tale data, il sorpasso su Intel in termini di prestazioni diventa palese con la serie Opteron dedicata al settore server e workstation e nel 2005 realizza il primo processore dual core con memory controller integrato. Successivamente consolida un altro successo, realizza il primo processore quadri core con l’Athlon 64 X4. Un altro grande salto avviene successivamente con l’acquisizione del brand ATI nel 2006. Dopo varie difficoltà di carattere economico nonché legale con Intel, AMD inaugura una nuova architettura riprogettata completamente da zero, l’architettura Bulldozer che caratterizza i nuovi processori della serie FX.
Nel precedente articolo abbiamo analizzato l'impatto prestazionale della cpu top gamma FX-8150 con architettura Bulldozer e dotata di 8 core fisici che la rendono capace di poter gestire fino a 8 threads contemporaneamente. Potete leggere il nostro articolo completo sull'analisi prestazionale al seguente link:
AMD FX-8150: Bulldozer al banco prova
In questo articolo ci focalizzeremo, sulla versione di Bulldozer dotata di 6 core fisici; questo microprocessore prende il nome commerciale di FX-6100. Rimangono invariate le caratteristiche architetturali rispetto al top gamma, fatta eccezione per numero di core, che passa da 8 a 6 e frequenze operative più contenute. Il TDP è stato inoltre ridotto dai 125W della versione a 8 core a 95W.
Potete inoltre approfondire l'argomento, leggendo il nostro precedente articolo su Bulldozer, dove ne viene analizzata l'architettura:
AMD Bulldozer al debutto: analisi dell’architettura
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